E' primavera inoltrata e sono ancora nel recinto. Pretendo al di sotto della mia libertà. Non corro verso nulla. Ascolto il suono e mi cibo di anima. Finiscono questi giorni. E sarò fresco come quella volta. Quando ero giovane e guardavo il crescere di me senza accorgermi delle stagioni. Dentro il lento "Scendi" della pioggia. Dentro il lento sciogliere del Sole. Dentro il lento o veloce trascorrere del tempo che neppur io so.
Impugno l'arma per non togliere ciò che ho - per non perdere ciò che avrei - se l'arma agisse priva della forza che io ho nella mano. La mano che agisce. Medium dell'anima.
Ecco - dunque! - La pretesa della libertà. Ecco - dunque! - Il sentir al di sotto qualsiasi tempo e spazio di cose che non sono e non saranno mai al di sopra del mio spirito.
Un saluto, amici dell'audacia persa nel nulla e scappata al primo suono della musica.
Musica del mio essere.
Parma, 24 maggio 2009
1 commento:
Titolo originale : "Libertà"
Poesia segnalata al Premio Internazionale Gaetano Cingari.
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