
Risalendo per incontrar il silenzioso ticchettìo del tempo vidi grosse sfere bianche e verdi pesanti appoggiarsi sui tenui e fragili agrumi quasi a sostegno della fresca albicocca del Sole.
Una sassìfraga, dai pascoli alti e rupestri, mi si avvicina, alla mia destra, ed è un singolo fiore.
Erba perenne, carne e ossa al richiamo dei sensi.
Tentazioni, sentimenti di pietà.
Come una parte rocciosa, scoscesa e nuda, io mio oppongo al fiore.
Avversario, senza nessun ruolo, in armonia.
Una linea si accompagna ad un’altra, è virtù.
Solitudine modesta. Meriti non conosciuti. Non si dia rilievo né si metta in luce ciò che è impenetrabile alla mente. Tutto è ancora avvolto dall’ombra del mistero. Immagini di un corpo disegnato a tratti leggeri in modo che attraverso di esso si veda il campo, il cielo, il mare o…se stessi. Un luogo – dunque! - nel quale non si è esposti agli sguardi o alla conoscenza altrui.
2 commenti:
Pour en revenir à la tranquillité de répondre en cochant le temps, j'ai vu grand blanc et le vert se fonder sur les sphères lourds et légers d'agrumes presque fragile à l'appui de l'abricot frais dimanche
Going back to meet the quiet ticking of the time I saw large white and green spheres rely on heavy and light citrus almost "fragile"(*) in support of the fresh apricot sun.
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