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martedì, dicembre 28, 2010
Hey!
Si intitola : Hey !
Inverno, amico aspettato.
Desidero e aspetto
l'amore che tu non dimentichi
di portarmi - anzi !
Lo rinfreschi !
Mi hai lasciato apprezzare il caldo e ora ?
Ora conservi per me i sogni, la primavera e l'estate ormai prossima.
Sarà allora e soltanto allora
che ti ricorderò
apprezzando il tocco del vento.
sabato, dicembre 25, 2010
venerdì, dicembre 24, 2010
... Cin - Cin nella grotta !!!
Linee invisibili...
eppur appaiono
ai nostri occhi....
My Christmas Season's art photo 2010
"cin-cin nella grotta"
Love & Peace
domenica, dicembre 19, 2010
L'albero di Natale
Sono adornato, luccicante e Re per una notte.
La fantasia umana sorpassa la scienza.
La neve tenta di coprire i miei luccichii.
Sono l’albero di Natale
e son più alto dell’uomo.
sabato, dicembre 04, 2010
Esse, "S" come Sole.
… taccio, voi sapete già ( autunno 2010 )
Stringere il vento
Linea di fila
Tesi i cavi delle boline
E Simon, patriota…..
Strane concezioni della terra ferma
Storie di marinai
Schiavitù, mestiere di apprendista
O frustati e gettati in prigione
Io gli narravo di come fui ben allevato su quella terra ferma che egli tanto temeva e di come fui ben nutrito e istruito, sia dai genitori sia dagli amici…
Venti contrari
Sballottato
Vele ammainate
Vele issate
Brontolio del giorno
Lanterna che rulla
Si modifica il Tempo
Non c’è orologio al mio polso
E il pranzo sarà la cena
O…ancora il latte
Ostriche
Agùacade e
… Acciughe!
Parole cangianti! Atroce destino armonioso…. È molto difficile tener le vele spiegate al vento, - senza grasso – e il tangone se lo son mangiato i pescecani. Bestie inutili!
Sartie strappate dal vento
Odore di vagone, oh mare!
Toglimi di torno questo tormento.
Giovane antico ragazzo… camminavo sulla Strada della Principessa tra California e San Vincenzo quando incontrai il Carducci. Il suo mondo capovolto, i suoi cipressi che “a Bolgheri van da San Guido in duplice filar…”
In tasca, nei miei bluejeans – l’Eternità! Già per il sol fatto ch’io stessi andando verso il Sud, il Mondo, - sì, lo capovolsi. Almeno dentro di me. (It’s my own mind)
L’infanzia graziosa mi stava portando verso quella che io definirei, oggi, una vita armoniosa.
Padri e Madri non posson veder
E non devon veder
Morire i loro figli!
“S” esser come esser Sole
Ricciolo d’oro
Son più ebbro d’un battello
Son dritto come un palo
Son qui da secoli del Tempo
Sì, lui, il Tempo è andato…
Si sciupa il Tempo…
Si occupa lo Spazio
Ma, intanto io, io Sole
Scaldo!
Io, Sole
Sono l’anima del caldo
Della luce
e… della lucentezza.
Non so io, Sole
Distinguer il Tempo
Io, io brillo e brucio
Sempre!
Da milioni d’anni
Io, Sole riscaldo
Il pianeta Terra…
Terra e…Tempo
Forse ?
Uomini della Terra :
“soltanto la notte, le nuvole e la tempesta
possono oscurarmi…
non voi " .
“Underived”
Copyright all reserved mr. Marco Ennis Mariani
2010
martedì, novembre 23, 2010
Il sole d'estate
Il sole è grande e viaggia imperioso
nel cielo vuoto senza riposo,
e quando il giorno è azzurro e radiante
più della pioggia si effonde scrosciante.
Per quanto tu chiuda bene gli scuri,
per tener freschi i mobili e i muri,
saprà comunque scovare un passaggio
per penetrare con qualche suo raggio.....
nel cielo vuoto senza riposo,
e quando il giorno è azzurro e radiante
più della pioggia si effonde scrosciante.
Per quanto tu chiuda bene gli scuri,
per tener freschi i mobili e i muri,
saprà comunque scovare un passaggio
per penetrare con qualche suo raggio.....
Versi tratti da "Summer sun" di R.L.Stevenson - il dipinto è un acrilico su tela 70x50 - clicca sull'immagine per ingrandire
domenica, novembre 21, 2010
To a Skylark & Unclear
Salute a te spirito gioioso,
tu mai uccello,
che dai dal cielo o lì accanto
rovesci a pieno cuore
profuse melodie di arte immediata.
Più in alto, sempre più in alto ancora,
da terra ti vedo guizzare
come una nuvola di fuoco,
traversando con le ali l'azzurro infinito,
cantando sali ancora, salendo canti ancora.
Nei bagliori dorati
del sole al tramonto,
là in alto dove si accendono le nubi,
tu corri fluttuando,
come una gioia incorporea appena partita.
La pallida sera purpurea
si scioglie attorno al tuo volo,
come una stella del cielo,
nella luce del giorno distesa
sei invisibile ma odo il tuo squillo di gioia.
Non so che cosa sei,
che cosa più ti assomiglia,
dalle nuvole dell'arcobaleno non fluisce
pioggia di gocce così limpide
come il tuo rovescio melodioso.
Come un poeta nascosto
nella luce del pensiero
che canta libero i suoi inni.....
Versi tratti da "A un'allodola" di Percy Bysshe Shelley - Ode to the West Wind -
Immagini : tre miei dipinti che stanno in perfetta armonia tra loro e tra ..... le odi al vento.
"Unclear" acrylic on canvas 90x60 cm.
"Libero di volare" acrylic on canvas 100x70 cm. ( immagine di un particolare )
"It's only a lifetime" ... è solo l'Eternità. acrylic on canvas board 15x 20 cm.
mercoledì, novembre 10, 2010
La città accessibile
… da raccontare al futuro
by
Marco Ennis Mariani
Finally we wook up from our illusion ...
Vorrei esser dolce come una crostata di lamponi così da esser finalmente assaggiata. Vorrei esser tenera come il miele e dolce, ancor di più, così da poter essere inghiottita. Vorrei essere una Città ! L'anima della città !
Se così non fossi mi chiamerebbero:
Radura
Se desiderassi un'acqua sceglierei la pozzanghera nera e gelida., invece, no!
Voglio esser Città
Voglio poter raccontare il futuro perché sia al più presto riportato nei migliori testi di storia ... la storia delle città. Le città nelle quali avevano tentato di costruire una società migliore... Le città nelle quali avevano costruito case, palazzi, templi, castelli; avevano aperto strade; qualcosa accadde... l'Umanità stava vivendo come se non avesse voce, vista, udito, gusto e... tatto.
Qualcosa avvenne in un determinato momento e l'umanità si scosse…
Nessuno riusciva più a rendersi conto di dover camminare curvo, con il peso del cielo sulle proprie spalle - erano troppo bassi i portici!
Nessuno riusciva più a sentir la voce dell'altra anima al suo fianco - erano troppo forti i rumori!
Nessuno riusciva più a vedere il Sole - eran troppo abbaglianti i neon!
Nessuno gustava più il sapor delle albicocche - eran coperte da giganti sfere grigiastre, sfere di gas!
Nessuno riusciva più a toccare la corteccia delle querce - erano roventi!
Ora, senza salir la faticosa scalinata che conduceva all'uomo potente, il "misterioso" drago, si accedeva, potendolo con mano toccare, all'Olimpo.
Trascorsero ancora pochi "tempi" e la svolta fu più rapida…
Un uomo qualsiasi, un uomo al quale nessuno avrebbe attribuito la capacità di recitare tutti i classici a memoria - e che, dunque passava inosservato durante le sue passeggiate ( curvo sotto i portici ) - ma che intuiva ciò che "era inevitabilmente necessario" per uscire da quella nera e gelida pozzanghera nella quale si era - suo malgrado - andata a cacciare ( l’anima della città ) pronunciò :
“colonizzazione selvaggia!”
Progettò… ( senza aver idea di matematica e ingegneria, le aveva messe da parte )
Destituì ovvero convinse a destituire da ogni incarico pubblico tutte le persone "affette" da disabilità…
Una sola disabilità : l'ignoranza!
Tutte le cariche pubbliche divennero immediatamente vacanti!
Il buon uomo continuò le sue passeggiate senza che nessuno mai si accorgesse di lui, non era egli un tipo di cui gli uomini si sarebbero accorti…
In poco tempo nelle città ci furono marciapiedi senza saliscendi, autobus che si fermavano aprendo le porte ai passeggeri come se fosse aprir una finestra sul mare...
L'uomo basso, l'uomo alto, l'uomo sordo, l'uomo senza il motore nelle gambe, l'uomo che senza gli occhi vedeva e anche l'uomo che senza il gusto poteva, ora, assaporare l'albicocca, ebbene ora convivevano.
La televisione fu spenta
Il Sole si riaccese,
i frastuoni affievolirono come lo smetter improvviso delle cicale…
si spense il buio...
L'uomo che accendeva i lampioni se andò. Divenne un pescatore di acciughe e fu felice per sempre. Ancora oggi gustiamo le sue acciughe pescate, ogni giorno, fresche e luccicanti.
Studiosi di matematica, studiosi di economia, famosi ingegneri, architetti e altri illustri luminari della scienza dovettero sottomettersi - con grande loro felicità - alla "Nuova Progettazione"
delle città e scoprirono come con le cose più semplici possano risolversi i problemi più grandi…
E scomparvero quei brutti cartelli gialli e arancioni che sembravan offrire
"privilegio"
Erano finiti i tempi delle "preferenze".... all'infinito, - Che? Per l'Eternità!
Con questa mia "buffa" metafora - ma spero allegra - tento di spingere l'Umanità ovvero il pensiero conduttore dello "statu quo" degli uomini a rivedere il più presto possibile ovvero adesso, subito, il proprio modo di pensare, ragionare, porsi di fronte ai problemi, ecc....
Abbattere le barriere, - dunque ! Sì
Destituire gli incapaci amministratori, anche! e subito
Incaricare matematici, architetti, progettisti, scienziati, muratori, elettricisti, ecc... che non siano appartenenti alla “Colonizzazione Selvaggia"
Consulenti privilegiati devono essere - in primis - le persone che hanno difficoltà di ogni tipo perchè dove loro potranno correre, io arriverò al passo !
Buon Futuro a tutti, Ennis
*ringrazio per questo spazio Serena Gerboni, Ivan Jo Tavella e http://next.liquida.it per questa possibilità di libera espressione con la vera speranza di aver contribuito, seppur in maniera buffa, ad un buon futuro sviluppo della civiltà cittadina ... ancora tanto piccola!
domenica, novembre 07, 2010
martedì, novembre 02, 2010
Commemorazione
Emozione.
Pianto.
Stupore privilegiato.
Soffri la scomparsa
e senti,
non solo nelle ossa,
venerdì, ottobre 29, 2010
MontparnasseCafé N°26 / 2010 ottobre
MontparnasseCafé N°26 di ottobre è onLine
La rivista dei poeti e degli artisti "viandanti"
clicca questo link per sfogliare e leggere
lunedì, ottobre 25, 2010
"Autoritratto" & "Astratto"
Sento mia bella isola
quel che sente ogni uomo
sulla Terra
mare intorno
spazio intorno
vado
non ho tempo
sabato, ottobre 16, 2010
Jean Nicolas Arthur Rimbaud
“a : Rimbaud Arthur”
Anima inquieta
trattieniti
e sospingimi
al tuo orizzonte
ti voglio
già mia.
156 anni fa a Charleville, più o meno di questi giorni, "mother" metteva al mondo il piccolo Jean Nicolas Arthur - conosciuto con il nome Arthur Rimbaud - esploratore e poeta francese del XIX secolo- .
Un saluto Arthur!
lunedì, ottobre 04, 2010
Equinozio d'autunno
Nell’attimo in cui mi chiesero di far il poeta
poiché io già mi ritenevo poeta
andai altrove…..
E non si dica che ciò non è nulla!
Ricordai della pioggia e del buon cibo
e nonostante non vi furono buone notizie
e per quanto io insistetti molto, pensavo tra me:
ah, - ghinee!
E, inquieto e povero, fui Re.
L’ultimo Re di una lunga dinastia di Re.
mercoledì, settembre 29, 2010
Paese
Cielo senza pretese
al color le attese
spinge il vento
soldato vinto
o…perso
senza nessun senso
sottoterra
o… al cerchio celeste
porgiam le ceste
impugno… io tengo strette!
giovedì, settembre 23, 2010
La roccia
Andavo un po’ camminando
e un po’ anche correndo
e quando albeggiò
mi misi soltanto a correre
il primo chiarore mattutino
mi mostrò il dovere
caddi
ora ero solo
e con chi dissi una parola ?
Dissi a una grande roccia :
Tu! – esclamai –
Correvi come una pazza!
Due anni fa in questi giorni stavo allestendo la galleria
Sant'Andrea con 42 opere "Segnali di rimando"
Vola il tempo......
Ecco qui quattro tele per festeggiare l'anniversario
da sinistra: Sunset at my home, Il ponte dell'immaginario,
Miscuglio di odori e Il laghetto nel giardino del re.
mercoledì, settembre 15, 2010
Aria di settembre
Fuggente pomeriggio, miglior principe
del mio tempo vagante.
Allor che seppi cogliere…improvvisa, ecco: la realtà!
Non fuggire! Resta!
Aria di settembre: l’ombra ha l’odore.
Libero, dal primo attimo, già… chi poteva pretendere?
Unica per me e per me
mi ha lasciato, regalato, donato: l’esser libero.
Andrai come ali nel cielo
svolazzante nell’azzurro del tuo animo.
E io… io andai.
E ora ?
Ora eccomi qui!
Il mondo intero, l’intero mondo
deve vedermi. Ricciolo biondo.
clicca sull'immagine per ingrandire >>>
Acrylic colours on linen canvas texture
24x33 cm.
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