Cielo senza pretese
al color le attese
spinge il vento
soldato vinto
o…perso
senza nessun senso
sottoterra
o… al cerchio celeste
porgiam le ceste
impugno… io tengo strette!
Una sassìfraga, dai pascoli alti e rupestri, mi si avvicina, alla mia destra, ed è un singolo fiore.
Erba perenne, carne e ossa al richiamo dei sensi.
Tentazioni, sentimenti di pietà.
Come una parte rocciosa, scoscesa e nuda, io mio oppongo al fiore.
Avversario, senza nessun ruolo, in armonia.
Una linea si accompagna ad un’altra, è virtù.
Solitudine modesta. Meriti non conosciuti. Non si dia rilievo né si metta in luce ciò che è impenetrabile alla mente. Tutto è ancora avvolto dall’ombra del mistero. Immagini di un corpo disegnato a tratti leggeri in modo che attraverso di esso si veda il campo, il cielo, il mare o…se stessi. Un luogo – dunque! - nel quale non si è esposti agli sguardi o alla conoscenza altrui.
1 commento:
Artista completo. Originali i tuoi dipinti, interessante la tua poesia.
ciao
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